martedì 31 dicembre 2013

Il caso è risolto!

Se informati di quali sono state le basi artistiche nel lavoro di Neville Brody, in particolare pop art e dadaismo (vedi http://troycjdownes.wordpress.com/2013/02/24/influences-on-the-work-of-neville-brody/ e jazmynsmith.wordpress.com/2013/02/21/the-main-influences-on-the-work-of-neville-brody-essay/ o se preferite l'italiano www.nevillebrody.altervista.org/index.php/neville-brody/influenze), se conoscendo tra i suoi font creati il "dome" (www.identifont.com/samples/fontfont/DomeHeadline.gif ) e se poi per passare una piacevole serata di fine anno vi state vedendo un bel "Notturno con panettone" con Philippe Daverio ove si parla dello stile Dada e vi vedete passare davanti immagini di Hans Richter come questa (http://www.medienkunstnetz.de/assets/img/data/3555/bild.jpg), voi che direste?!

Noi abbiamo detto "BINGO!!!"

La vostra agenzia investigativa su arte contemporanea e design

Buonasera cari amici, se invece di rispettare il vetusto e stantio rito del discorso presidenziale di capodanno, preferite proseguire l'indagine sugli aspetti più affascinanti di arte e design, questa sera vi consigliamo una sbirciata a questo sito: http://www.researchstudios.com/ che sarà particolarmente gradita agli appassionati di grafica editoriale.

...poi, se sollecitati dalla vostra curiosità, potremo approfondire!!
Buona fine 2013!!!

lunedì 30 dicembre 2013

Suicide... ...a way of life!

Ecco un altro bell'articolo dalla rivista on-line "sentireascoltare", dove troviamo sempre contributi di qualità.
Scopriamo così qualche altro aspetto della folle corsa dei Suicide, sempre a cavallo tra performance, musica alternativa e una forse involontaria simpatia:
http://sentireascoltare.com/articoli/suicide/

Sulle contaminazioni tra le arti, conoscete i Suicide?!

On the contamination between the arts, do you know Suicide?!
www.limbos.org/suicide/suicide2.htm

Due veri eroi newyorkesi!!
Two real New York heroes!!

Se gradite possiamo approfondire assieme la loro storia... fateci sapere!!!

About Alvin Toffler, the third wave and Detroit Techno

Read this article about the arguments that we are talking about:
www.johnmccready.co.uk/welcome_to_the_phuture-techno.htm

Have a good future!

domenica 29 dicembre 2013

L'alchimia roba vecchia?!? forse invece un... ...elisir per l'Italia!!

Quando ci occupiamo di alchimia (spesso e volentieri avrete notato) non è un istinto retrogrado, ma ci interessiamo a questo fenomeno, che era prima di tutto "ricerca" filosofica e scientifica, per il fatto che lo consideriamo uno degli "asset"  del nostro patrimonio culturale. Questa disciplina oltre che in Boemia (per via della fascinazione del sovrano d'Asburgo Rodolfo II° per tutto ciò che era misterioso e magico), si era ben impiantata anche a Firenze alla corte dei Medici, oltre che in altre parti d'Italia, tra cui il veneziano (che sarà oggetto forse di un ulteriore post).

In varie occasioni l'alchimia ha portato a innovazioni tecnologiche (vedasi le porcellane di Meissen scaturite dalla ricerca di Johann Friedrich Böttger e quelle fiorentine prodotte nei laboratori alchemici di Francesco I°, sulla cui onda è partita una produzione importante culminata nel brand Ginori), come a indagini filosofiche oggetto di studi per i maggiori artisti rinascimentali, Giorgione, il Parmigianino, e pure Lorenzo Lotto, e il già citato Arcimboldo, che nella suddetta Praga probabilmente nell'esoterismo ci sguazzava!

Quando vediamo riconosciuto al nostro Paese ancora un rispetto e un fascino, che allo stato penoso che abbiamo raggiunto a molti di noi sembrerà persino immeritato, scopriremo che sottotraccia lavorano ancora delle suggestioni di antica origine, che potrete constatare in questo bell'articolo, tenetene conto!
http://archiviostorico.corriere.it/2013/marzo/27/Quell_alchimia_che_sedotto_Ferragamo_co_0_20130327_94a268c0-96a7-11e2-bdfc-e48241dc3cb8.shtml

AAA!!! Da non perdere!!!

Prima che sia tardi, vi vogliamo segnalare un evento non strettamente di arte contemporanea propriamente detta, ma che è importante per una nostra inclinazione che se ci seguite, ormai avrete intuito!
Senza essere sciovinisti, ma rifuggendo qualsiasi disfattismo, ci piace sempre ricordare da dove veniamo e la preziosità del nostro patrimonio artistico passato, che fino a prova contraria è un ottimo asset per costruire anche il futuro!
Se la mostra dell'anno per la stagione 2012/13 è stata a nostro avviso quella sui Tarocchi Sola-Busca a Milano www.brera.beniculturali.it/Page/t02/view_html?idp=577 (seconda classificata "L'alchimia e le arti" a Firenze - www.polomuseale.firenze.it/it/mostre/mostra.php?t=50c77330f1c3bcfc16000000 -), quella più importante della stagione attuale è la rassegna sull'opera dell'eclettico Piero Fornasetti, designer/decoratore e in generale eclettico personaggio milanese, assieme ai suoi prodotti simbolo dell'italianità nel mondo!
www.triennale.it/it/mostre/incorso/2584-piero-fornasetti-100-anni-di-follia-pratica#.UsBka9LuJUM

Smaniate dalla voglia di fare acquisti?!?

Se fate parte di quella ristretta cerchia (non si capirà mai ristretta fino a che punto) che si diletta ancora di questi tempi a fare acquisti nei settori del lusso, e se tra un set di sigari habanos e qualche orologio "grand complication", non volete farvi mancare anche qualche opera d'arte contemporanea, ecco che per non perdervi nel corso del prossimo anno tutti gli eventi a livello mondiale (eh sì, mica vorrete opzionare solamente la galleria dietro l'angolo!?) avrete bisogno dello strumento vincente!
Ecco che ve lo forniamo noi di Arteeeventi, una chicca che usano i professionisti (galleristi, curatori, etc..) e che forse per questo motivo in rete non ha moltissima visibilità!
www.artvista.de

Attenzione, per ora non ha caricati molti eventi per la prossima stagione; se vi prudono le mani e volete assolutamente fare un grande acquisto prima della ripartenza, vi diamo un consiglio: fate un salto nella prestigiosa San Martino di Castrozza, e tra una sciata sulle Dolomiti e una cena in qualche ristorante tipico (e/o a vostra scelta, un momento di relax in qualche wellness club), fate un salto in una delle gallerie d'arte della località, se cercate con attenzione troverete un paio d'opere d'arte "funzionale" (leggi anche "design", o nella locuzione che piace a Pierre Cardin, sculture utilitarie) assolutamente inedite! Affrettatevi perché sono entrambi esemplari unici, e entro pochi giorni potrebbero andare inesorabilmente fuori-mercato!

Attraversare le contingenze allargando le prospettive

Se vi sono risultati interessanti gli argomenti del post precedente, in questo vi mettiamo in collegamento con una scheda su Giovanni De Donà presente sul network "Undo", meritevole di essere letta da chi non lo conoscesse, in quanto descrive il percorso di un personaggio non incline ai compromessi!
http://www.undo.net/it/argomenti/1238952783

Giovanni De Donà, oltre che alla Techno Detroit si è interessato alla corrente EBM o New-Beat, avente come esponenti principali Joey Beltram, i Front 242 e Nitzer Ebb. Ne parleremo prossimamente...


L'arte contemporanea dichiara: "Dell'industrialismo non mi fido più!"

Sembra voler essere questa l'affermazione del progetto "Industrial lies" curato da Giovanni De Donà.

Dopo aver introdotto nei precedenti post le tematiche della futurologia, contestualizzandole nelle produzioni editoriale e musicale recenti, in questa fase vediamo come l'arte contemporanea ha metabolizzato questi concetti in una recente rassegna che rifletteva proprio su questi argomenti. Di seguito il link dell'evento:
http://www.dispariedispari.org/dispariedispari/project_page/industrial_lies.htm

sabato 28 dicembre 2013

Lezioni di storia per specialisti: Lesson number one

Sentite come Richie Hawtin definisce il genere musicale che suona al minuto 2:50 c.ca (ma guardatevi pure tutto il video, c'è il gotha del movimento riunito):
www.youtube.com/watch?v=gElNoedRj5Q

...pomp up the volume!!!



  • Te la do io la futurologia!!

    Se a qualcuno di voi il tema stesse appassionando e volesse approfondirlo, consigliamo una visita a questa pagina:

    www.asap-researchlibrary.org

    Tanto per darvi qualche informazione, si tratta di una biblioteca al momento "itinerante", ideata dall'artista contemporanea Lia Cecchin, che si focalizza proprio nell'ambito degli studi sul futuro.
    E' stata oggetto di un'installazione in occasione della manifestazione "Artissima 2013" di Torino all'interno dell'iniziativa It happened tomorrow: http://www.reso-network.net/meetup.htm
    Il nome è preso dall'acronimo inglese significante as-soon-as-possible e la scelta è evidentemente di buon auspicio, sta a significare un'entusiastica predisposizione all'arrivo (la collisione come la definiva Alvin Toffler) del il futuro.
    Prossimamanete pare che Lia Cecchin voglia dotare questa struttura di sede stabile e iniziare a intraprendere un'attività di seminari e rassegne audiovisive in materia.

    Troppo futuro vi sta dando alla testa?!

    Parliamo un po' del passato, attraverso alcune delle sue pagine più affascinanti.
    Vi segnaliamo un paio di pagine tra le più interessanti tra quelle che descrivono il Rinascimento e le suggestioni magico-alchemiche del'epoca. Tra i protagonisti non poteva mancare qualche personalità italiana:
    http://www.artslab.com/data/img/pdf/032_10-15.pdf

    Questa una rassegna di alcune tra le personalità più eclettiche dell'epoca:
    www.aulamanga.it/archeologia/marzo2005/alchimisti.htm

    Influssi delle scienze sociali sull'arte contemporanea

    Ecco qualche altro esempio che per miracolo sbuca dalla rete sempre sulla materia che stiamo trattando in questi giorni, ovvero come le scienze sociali, in questo caso gli studi sul futuro, hanno caratterizzato l'arte (nell'esempio quella musicale) recente. Buon ascolto!

    Uno dei pezzi più suggestivi della prima ora:
    http://www.dailymotion.com/video/x8pwpy_model-500-the-flow_music

    Il primo pezzo ove compare il termine che darà il nome a tutto lo stile musicale:
    http://www.youtube.com/watch?v=yxWzoYQb5gU

    qui si coglie un sample remixato dei kraftwerk:
    www.youtube.com/watch?v=fGqiBFqWCTU

    e questo è il pezzo che molti ritengono come il primo della Techno nella sua versione definitiva:
    http://www.youtube.com/watch?v=q3jpQgnm7Lo


    E se Rocco battesse Rocky (anche senza i suoi fratelli)?!?

    A proposito di produzione artistica italiana di livello, dal momento che anche il cinema è arte (la settima se non andiamo errati), guardate un po' cosa scrive l'americanissimo Time sull'ultima fatica di Sorrentino e come lo colloca nella classifica dei dieci principali film dell'anno: http://entertainment.time.com/2013/12/04/arts-and-entertainment/

    venerdì 27 dicembre 2013

    Futuristi e futurologi atto II°

    Ecco una pagina web che conforta le nostre teorie di una connessione tra i primi e i secondi, leggere per credere. Attenzione, si parla di Peccei; a occasione approfondiremo la conoscenza del personaggio:

    http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2009/07/la-nuova-futurologia-italiana

    Futuristi e futurologi

    Proseguiamo oltre in queste trame della mente, passando come dice il titolo, dal movimento artistico a una branca di autori e appassionati di scienze sociali e tecnologia. Vi è un nesso tra le due categorie, questo nesso si può trovare nella radice delle due parole, non banalmente come potrebbe esistere tra i panettieri e i paninari, bensì andando più a fondo perché entrambi questi profili condividono una tensione verso le possibilità auspicabili nel futuro che ci sta per arrivare addosso, mediamente molto più ottimistiche di quelle che in questi ultimi 5/6 anni distopici condividiamo un po' tutti noi italiani. Entrambi i movimenti, distanti l'uno dall'altro diversi decenni vedono nell'accelerazione tecnologica, l'uno di derivazione industriale, l'altro di derivazione post-industriale (o super-industriale), delle prospettive di cambiamento irresistibili. I primi muovevano l'immaginazione a partire dalle conquiste spazio-temporali di treni, luce e telefono, i secondi dalle aspettative dell'epoca in cui si conquistava lo spazio e i computers iniziavano a fornire potenze di calcolo e capacità di memoria fino a prima sconosciute all'uomo. Con l'ipotesi della messa in rete che si sarebbe poi verificata, si schiudevano imprevedibili opportunità di incremento della conoscenza e di diffusione della cultura.
    Interessante è vedere come sia nel primo che nel secondo caso, delle nuove teorie sociali trovano espressione in campo artistico. Oggigiorno le istanze di chi riflette sulle attuali e future opportunità si esprime nel campo dell'arte visiva, anche in modo ansioso come ha fatto Camille Henrot all'ultima biennale col suo lavoro "Grosse Fatigue"; altro caso di contaminazione artistica della futurologia è stata quella che ci ha fatto riscoprire all'inizio di quest'anno tale disciplina. Leggendo la biografia di Juan Atkins, padre-padrino della Techno, siamo venuti a sapere che venne ispirato dall'opera di Alvin Toffler "La terza ondata", in particolare dal capitolo sui "Techno-renegades". Al riguardo postiamo il primo frutto di questa illuminazione: http://www.youtube.com/watch?v=kMHNhJJnve4
    Inutile dire che per noi da lì si è aperto tutto un mondo sull'opera di Toffler e quella dei suoi epigoni, Naisbitt, Penn, Zalesne, De Masi etc... Appena in questi giorni abbiamo terminato la lettura de "Lo choc del futuro", il primo libro di A. Toffler pubblicato nel 1970; fu anche il testo trovato nel 1975 da Atkins in un doposcuola pomeridiano (ove la materia facoltativa opzionata dall'artista, pensate, già allora era proprio "futurologia"), che lo mise a conoscenza dell'autore. Vi mettiamo a disposizione la scheda del saggio di Toffler più recente (di cui a causa di un bug potete vedere recensione solo loggandovi), augurandovi che sia di spunto per nuove intuizioni artistiche: http://www.anobii.com/books/La_rivoluzione_del_benessere/9788879051507/0198c61ad956e0b51a/

    Tenetevi pronti, vi aggiorneremo sugli ultimi sviluppi del movimento!!!

    Ritorno... al futurismo!!!

    Se a qualcuno di voi, letti i nostri precedenti post, fosse venuto un desiderio insanabile di rivedere le proprie opinioni sull'importanza dei movimenti artistici del '900 e volesse approfondire quel momento fondamentale che è stato il futurismo (per anni quasi censurato nei corsi scolastici per via di qualche supposta collusione col fascismo - non si sa perchè per lo stesso motivo non si sia censurato un po' di più quel noioso di D'annunzio -), vi consigliamo un'interessante tournee dal titolo "Gran serata futurista" di Massimiliano Finazzer Flory: http://www.finazzerflory.com/

    Può Ivan Drago battere Rocky Balboa?!

    Tanto per controbilanciare il peso dell'arte occidentale nell'ultimo secolo, vi proponiamo una mostra sulle avanguardie russe nel '900, location comoda e prestigiosa: http://www.palazzostrozzi.org/SezioneAvanguardiaRussa.jsp?idSezione=2496

    Baj baj yankees!!

    E' così cari amici che se vi siete letti i post di ieri, avrete capito che forse è possibile trovare anche a casa nostra degli artisti interessanti (anche perchè prima della seconda guerra mondiale gli artisti erano esclusivamente in Europa, in certe epoche prevalentemente in Italia), che rispondono a vari nomi più o meno noti di Emilio Vedova, Alberto Burri, Piero Manzoni, Giuseppe Capogrossi, Enrico Baj, etc... Ottimi luoghi per la conoscenza degli artisti italiani sono il museo del '900 e la Pinacoteca di Brera, che ha un ottimo reparto dedicato al futurismo. Passando da un museo all'altro potrete transitare per la Galleria Vittorio Emanuele e fermarvi per una pausa al Camparino.
    Se poi voleste approfondire la conoscenza di un personaggio che ha veramente contribuito a "fare l'Italia" fate un salto fin su a Rovereto alla Casa Depero, per molti sarà la scoperta di un vero genio nazionale cui gli americani farebbero di tutto per poter annoverare un personaggio equivalente nelle loro fila.
    A livello preparatorio, postiamo questa puntata di Passepartout dedicata a vari personaggi che hanno portato lustro alla cittadina del Trentino, fra cui avviamente l'artista/designer Depero: http://www.youtube.com/watch?v=BGvUpb2cieg

    giovedì 26 dicembre 2013

    Milano - New York sola andata?!?!

    Vi chiederete perchè abbiamo deciso di rivangare questa vecchia storia, così apparentemente poco attinente con l'arte contemporanea. Ebbene, c'è un perché, ve lo andiamo ora a spiegare. Questo autunno a Milano c'è stato un'infilata di manifestazioni di gusto yankee, tutte poste sotto al cappello dell'evento "Autunno americano" (www.autunnoamericano.it). La città meneghina, per quanto sempre più affascinante di come venga dipinta, sembra non riesca ad emanciparsi da una certa "sudditanza psicologica" nei confronti dei paesi oltre l'altra sponda della Manica o dell'Atlantico. Anche questa volta viene tributato un riconoscimento di primo livello alla produzione culturale americana e  vengono passate in rassegna in particolare, a Palazzo Reale, le principali correnti artistiche del dopoguerra, dagli "irascibili" alla seconda ondata relativa alla Pop Art, di cui si presenta la collezione di Peter Brant delle opere di Andy Warhol (mostre piuttosto care tra l'altro!).
    Ecco che se la sudditanza nasce anche dal bombardamento di Milano citato nella puntata di Passepartout postata precedentemente, il proseguo della faccenda viene influenzato anch'esso da faccende di strategia politica. Pare infatti nientemeno che la CIA sia coinvolta nella propaganda di queste correnti artistiche, in particolare quella della "scuola di New York". Vi connettiamo a questo articolo che spiega la storia nei dettagli (ma se scrivete sul motore di ricerca "Cia espressionismo astratto" trovate materiali a pacchi): http://www.arteconomy24.ilsole24ore.com/news/cultura-tempo-libero/2009/05/espressionisti-astratti-missione-cia.php
    Ci auguriamo che questo post vi permetta di vedere tutto quel movimento sotto un'altra luce. Altrimenti non si potrebbe comprendere perché le opere di quel periodo (ormai anche un po' remoto), alcune delle quali francamente imbarazzanti, mantengano tuttora un'aurea di inarrivabilità altrimenti difficile da giustificare, per chi come noi ha avuto modo di vederle dal vero, sia nelle mostre di Milano, che in diverse altre occasioni.

    Buona lettura!
    Ora passiamo all'argomento "bello peso" della serata (come si direbbe a Bologna), che è propedeutico per discutere del ruolo degli angloamericani nel delineare il percorso della storia dell'arte nel secondo dopoguerra. Intanto vediamo come già mettevano le mani avanti a conflitto ancora in corso, ce lo spiega Philippe Daverio, con il contributo del direttore del Museo Poldi Pezzoli e del compianto Enzo Biagi. Noi vi consigliamo di guardarvi tutto il filmato, ma se avete "fretta" di andare al sodo, vedetevi il contributo dal minuto 15 circa in poi... http://www.veoh.com/watch/v6964370rZEs6B9Y
    Buonasera e Buone feste cari amici di Arteeeventi!!! Una piccola dedica natalizia prima di passare ai nostri sempre succulenti spunti: https://www.youtube.com/watch?v=OR07r0ZMFb8#t=70