giovedì 26 dicembre 2013

Milano - New York sola andata?!?!

Vi chiederete perchè abbiamo deciso di rivangare questa vecchia storia, così apparentemente poco attinente con l'arte contemporanea. Ebbene, c'è un perché, ve lo andiamo ora a spiegare. Questo autunno a Milano c'è stato un'infilata di manifestazioni di gusto yankee, tutte poste sotto al cappello dell'evento "Autunno americano" (www.autunnoamericano.it). La città meneghina, per quanto sempre più affascinante di come venga dipinta, sembra non riesca ad emanciparsi da una certa "sudditanza psicologica" nei confronti dei paesi oltre l'altra sponda della Manica o dell'Atlantico. Anche questa volta viene tributato un riconoscimento di primo livello alla produzione culturale americana e  vengono passate in rassegna in particolare, a Palazzo Reale, le principali correnti artistiche del dopoguerra, dagli "irascibili" alla seconda ondata relativa alla Pop Art, di cui si presenta la collezione di Peter Brant delle opere di Andy Warhol (mostre piuttosto care tra l'altro!).
Ecco che se la sudditanza nasce anche dal bombardamento di Milano citato nella puntata di Passepartout postata precedentemente, il proseguo della faccenda viene influenzato anch'esso da faccende di strategia politica. Pare infatti nientemeno che la CIA sia coinvolta nella propaganda di queste correnti artistiche, in particolare quella della "scuola di New York". Vi connettiamo a questo articolo che spiega la storia nei dettagli (ma se scrivete sul motore di ricerca "Cia espressionismo astratto" trovate materiali a pacchi): http://www.arteconomy24.ilsole24ore.com/news/cultura-tempo-libero/2009/05/espressionisti-astratti-missione-cia.php
Ci auguriamo che questo post vi permetta di vedere tutto quel movimento sotto un'altra luce. Altrimenti non si potrebbe comprendere perché le opere di quel periodo (ormai anche un po' remoto), alcune delle quali francamente imbarazzanti, mantengano tuttora un'aurea di inarrivabilità altrimenti difficile da giustificare, per chi come noi ha avuto modo di vederle dal vero, sia nelle mostre di Milano, che in diverse altre occasioni.

Buona lettura!

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